La riforma degli Istituti tecnici superiori era in cantiere da tempo. Il via libera alla Camera al progetto di legge sulla Ridefinizione della missione e dell’organizzazione del Sistema di Istruzione e formazione tecnica superiore è avvenuto all’unanimità lo scorso 20 luglio. Esso è stato salutato da tutti, Istituzioni e addetti ai lavori, in maniera positiva: “Riforma strategica per il futuro” come l’ha definita il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Per gli ITS tante le novità del provvedimento, che ora deve passare al vaglio del Senato. Prevista nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR, la riforma si pone l’obiettivo di migliorare l’assetto della formazione tecnica post diploma. In particolare valorizzando ancor più il rapporto di collaborazione fra scuole e imprese; in questo modo contribuendo a colmare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro.
I numeri degli ITS
Si farà tesoro dei plus operativi e gestionali che nei 10 anni di vita delle Fondazioni hanno portato ad un tasso di occupabilità media elevato. I numeri sugli istituti tecnici superiori, dimostrano, infatti, che l’80% dei diplomati ha trovato lavoro a un anno del diploma. E questa percentuale sale al 90% e fino al 98%, in alcuni ambiti formativi (Monitoraggio Nazionale Indire 2021)
Le novità già dal nome “ITS Academy”
Gli ITS si chiameranno “ITS Smart Academy”, in quanto considerate delle vere e proprie accademie. Faranno riferimento ad un determinato settore tecnologico. L’aggiornamento del corpo docente e l’analisi puntuale dei risultati saranno alla base del funzionamento dei singoli ITS.
I finanziamenti
Per garantire continuità operativa e di risultato il Governo ha destinato nel PNRR 1,5 miliardi di euro in 5 anni. L’assegnazione dei fondi avverrà attraverso criteri meritocratici: questi saranno riferiti al numero degli allievi dei corsi che nell’anno precedente hanno conseguito un giudizio positivo da parte del sistema di monitoraggio e valutazione curato da Indire.
Transizione ecologica e nuove tecnologie
Transizione ecologica e nuove tecnologie made in Italy, tecnologia nel campo dell’informazione, comunicazione e dei dati saranno le principali tematiche che abbracceranno gli ITS. Fra le altre novità presenti: l’importante sinergia fra Stato e Regioni nel monitoraggio della corrispondenza tra i fabbisogni formativi e produttivi delle imprese di industria 4.0. Questo permetterà di identificare “I principali nodi di sviluppo di gruppi produttivi, con forti tratti di innovazione tecnologica di industria 4.0” ma anche la possibilità di “offrire alle imprese di industria 4.0 le opportunità di costruire i nuovi profili professionali” [ART. 3], coerenti con i loro bisogni.
Orientamento e STEM
Spazio anche alla necessità di far conoscere in maniera capillare l’offerta formativa degli ITS Smart Academy. A questo fine la riforma ITS prevede modalità definite e risorse dedicate per percorsi di comunicazione e di orientamento: in particolare tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo 2º grado e dei centri di istruzione e formazione professionale regionali finalizzati alla conoscenza delle filiere professionalizzanti. L’altra platea da sensibilizzare per favorire l’innovazione è rappresentata dalle ragazze: ancora troppo spesso non scelgono percorsi di studio relativi alla scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Obiettivo, quindi, promuovere la diffusione presso le studentesse di queste discipline: per fare questo il Coordinamento nazionale predisporrà azioni di formazione mirate. [Art. 6].