ITS e imprese_San Benedetto

Il plus del sistema formativo ITS è il forte legame con le imprese. L’ITS Academy Meccatronico Veneto si pregia di importanti e proficue collaborazioni con molte aziende di rilevanza nazionale e internazionale con sedi in Veneto, a favore degli allievi iscritti ai corsi ITS. Esemplare è il decennale sodalizio con Acqua Minerale San Benedetto SpA di Scorzè (VE).

ITS MECCATRONICO E SAN BENEDETTO, ALLEANZA DI SUCCESSO

Azienda italiana che non necessita di presentazioni, Acqua Minerale San Benedetto SpA è leader nel campo delle bevande analcoliche, con undici stabilimenti all’attivo di cui due in Spagna, uno in Polonia e uno in Ungheria. La collaborazione con San Benedetto inizia nel 2013, con il primo inserimento di uno studente dell’ITS Academy Meccatronico Veneto. Un ragazzo entrato in azienda durante la formazione, grazie al modulo duale che prevede 3 giorni in aula/laboratorio e 2 in azienda. In seguito viene assunto come manutentore di impianti e tutt’oggi è dipendente della San Benedetto con il ruolo di Tecnico Manutentore Referente di Area, quindi responsabile della manutenzione di una serie di impianti di imbottigliamento afferenti ad una divisione dello stabilimento.
Una collaborazione che da subito quindi ha mostrato il suo valore in sintonia con la missione dell’ITS. Formare i giovani con competenze tecnologiche utili alle aziende più all’avanguardia e offrire loro opportunità di lavoro e di crescita concrete e immediate.
In questi primi dieci anni, circa 35 studenti, in particolare dell’ITS Meccatronico, hanno mosso i loro primi passi nel mondo del lavoro all’interno di San Benedetto. Attualmente ci sono 8 studenti del secondo anno e 1 del primo.

Mattia Fabio Alberto e Nicola al lavoro presso Acqua Minerale San Benedetto Spa

ESPERIENZE IN AZIENDA: LA FORMAZIONE CHE AIUTA A CRESCERE

Parliamo quindi del valore della collaborazione tra ITS e imprese con l’Ing. Alessio Giuriato, HR Operation Business Partner di Acqua Minerale San Benedetto SpA.

D. Partiamo dai progetti formativi, il cuore dell’esperienza degli studenti: quali gli ambiti in cui sono impegnati nella vostra azienda?

Lo studente del primo anno è inserito, oggi, nel Reparto Ricerca, Sviluppo e Industrializzazione del Packaging dove si occupa di test e collaudi. Acqua Minerale San Benedetto possiede infatti vari brevetti sul packaging di bottiglie e tappi, che produce e vende anche ad altri marchi internazionali del beverage.
 Un gruppo di studenti del secondo anno è inserito nel Reparto Servizi informativi e coinvolto nella Cyber Security e nel controllo dati dei tre sistemi di reti aziendali. Uno studente è stato inserito nel team che si occupa dello sviluppo di software e progettazione di artificial intelligence. Gli altri si occupano di progettazione di impianti di automazione, di progettazione di impianti elettrici, di stampi e di impianti per il trattamento del prodotto e il trasporto dello stesso all’interno degli impianti di imbottigliamento. Quindi le loro attività spaziano dall’informatica alla meccatronica, dalla meccanica alla chimica e microbiologia per il trattamento del prodotto.

D. Avete potuto rilevare aspetti positivi nell’operatività dei ragazzi in virtù della loro formazione?

I ragazzi sono unici! Hanno caratteri e attitudini molto diverse. Alcuni sono decisamente introversi, ma con grandi capacità di elaborazione di dati e concetti, utili alla progettazione. Poi ci sono quelli con abilità relazionali mature e che con più facilità comunicano con altre figure aziendali. Il nostro obiettivo è quello di integrare il più possibile lo studente all’interno dell’azienda in un percorso coerente con una possibile assunzione futura. L’inserimento è, infatti, funzionale al fabbisogno aziendale.

Ing. Alessio Giuriato, Direttore Risorse Umane di Acqua Minerale San Benedetto SpA

UNO SCAMBIO PROFICUO TRA ITS E IMPRESE

D. Come si inseriscono gli studenti ITS all’interno dello staff?

I ragazzi si integrano bene all’interno dell’azienda anche perché gli studenti vengono coinvolti in progetti specifici e la loro operatività è inserita in modo mirato nella programmazione dell’ufficio o del reparto.
I tutor aziendali sono abituati all’accoglienza degli studenti e sanno come organizzare le attività da assegnare loro, in accordo con la loro presenza intermittente durante la settimana.

D. Parliamo del modulo formativo settimanale 3+2… 

L’alternanza su base settimanale del tempo in azienda con la formazione in aula offre allo studente la possibilità di colmare eventuali lacune emerse durante il lavoro. In azienda gli studenti ricevono una formazione pratica, che si somma alla teoria appresa in aula. Qui passano all’applicazione: è il “fare” che consolida il loro processo di apprendimento.

Tra azienda e ITS si instaura quindi uno scambio reciproco grazie agli studenti. I ragazzi si formano facendo, ma restituiscono alla scuola una testimonianza delle necessità delle aziende. In questo modo il docente ITS è sempre sollecitato su temi di attualità legati al contesto aziendale attuale e a sostenere con la teoria ciò di cui l’azienda ha bisogno.

D. Uno degli studenti – Simone Rossetto della sede ITS di Treviso –  si è recentemente messo alla prova in un’esperienza Erasmus+ presso la vostra divisione in Spagna… avete visto dei cambiamenti a livello operativo?

Per noi è stata la prima esperienza con il Programma Erasmus+ e ne siamo molto soddisfatti. Abbiamo fatto in modo che presso la sede spagnola lo studente fosse inserito all’interno di un comparto complementare e consequenziale a quello in cui è impiegato in Italia. In questo modo il periodo trascorso all’estero non ha rappresentato un’interruzione rispetto a quello di cui si occupa solitamente, bensì si è trasformato in una vera acquisizione di competenze che lo hanno arricchito in termini di consapevolezza e che ora gli sono utili nell’attività di progettazione che svolge nella sede italiana.  

ITS E IMPRESE INSIEME PER SUPERARE IL GAP TRA DOMANDA E OFFERTA DI COMPETENZE

D. Molti rapporti, anche il più recente del Sistema Informativo Excelsior sulle Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2022-26), evidenziano un mismatch tra domanda di tecnici specializzati da parte delle aziende e l’offerta. Ma ci dobbiamo ancora confrontare con tanti ragazzi che cercano un’occupazione subito dopo il diploma, rinunciando ad una formazione ulteriore che apre a percorsi professionali di sicuro interesse. Come si può spiegare questo trend? 

Io vedo due problemi di fondo. Il primo è il dramma della denatalità, un trend che non aiuta. Il secondo è legato al basso tasso di iscrizione a percorsi di studio tecnici che formano competenze fortemente richieste dalle aziende.

Ci sono lavori adatti a chi proviene da un percorso di specializzazione in ITS, con mansioni che richiedono ricerca, approfondimenti e analisi anche durante il percorso lavorativo. Queste attività, come la progettazione o ricerca e sviluppo, sono più adatte a chi ha proseguito con la formazione dopo il diploma, perché allenato allo studio. Inoltre, al giorno d’oggi giocano un ruolo fondamentale le soft skills: sapersi relazionare, saper lavorare in team eterogenei, programmare e coordinare. Queste sono competenze che si acquisiscono allenandosi, proprio come fanno gli studenti durante la formazione in ITS.

Un altro grave problema inoltre è la superficialità. Siamo bombardati da enormi quantità di informazioni inutili, che distraggono e assorbono molto tempo. Di conseguenza i ragazzi oggi vogliono ottenere risultati in tempi brevi, “tutto e subito”. Diventano superficiali e frettolosi, mentre nello studio e nell’approfondimento potrebbero percepire inconcludenza. Un modo per scalfire questo atteggiamento potrebbe essere quello di rendere la scuola più “allettante” attraverso l’introduzione di momenti di studio più legati alla concretezza.
Gli studenti e le famiglie inoltre dovrebbero essere orientati alla scelta del percorso scolastico guardando ai dati sul fabbisogno del mercato del lavoro e distinguendo tra passioni e interessi.

D. San Benedetto è sicuramente un’azienda rappresentativa delle competenze necessarie richieste a questi tecnici in ambito meccatronico. Cosa ricercate in particolare? Quali le competenze tecniche e soft che richiedete o che dovrebbero avere gli studenti?

Cerchiamo ragazzi e ragazze con una sufficiente cultura di base su ciò che è tecnico, che abbiano sperimentato ciò che hanno studiato. Che abbiano una certa manualità. Infine, cerchiamo il potenziale, ovvero giovani che abbiano l’umiltà di inserirsi in un contesto lavorativo con curiosità, disponibilità e spirito di iniziativa. Questo per costruirsi una professione che dia soddisfazione e al contempo restituisca valore all’azienda.

Durante le selezioni per gli stage in azienda cerchiamo di orientare la scelta dei ragazzi e delle ragazze sulla base delle attitudini che hanno dimostrato durante il colloquio, cercando le persone più adatte alla mansione da ricoprire. Non necessariamente i migliori quindi, ma quelli che pensiamo potranno dare i migliori risultati in un’ottica di continuità lavorativa dopo lo stage.

Acqua Minerale San Benedetto Spa interno