Se il 2020 si è chiuso senza che i nostri studenti potessero misurarsi e crescere nell’esperienza Erasmus in presenza, il 2021 si apre all’insegna della notizia positiva del rinnovo del certificato ECHE – Erasmus Charter for Higher Education per il periodo 2021-2027 per il nostro ITS Meccatronico Veneto.
Un segnale forte che premia le iniziative di mobilità internazionale avviate nei sei anni appena trascorsi e che hanno coinvolto studenti, docenti, tutor attraverso esperienze in Europa che hanno contribuito all’azione di internazionalizzazione del nostro ITS e del sistema ITS in generale.
Erasmus+ una crescita continua
“Nel periodo di vigore della prima Charter l’attività della Fondazione ITS Meccatronico nella Regione Veneto – spiega Cristina Toniolo, Responsabile dei rapporti con le imprese e coordinatrice della mobilità internazionale – è passata dalle tre sedi e un centinaio di studenti del 2014, alle nove sedi, Vicenza, Schio, Verona, Padova (2), Mestre, Treviso, Montebelluna, Conegliano con 11 corsi in essere e oltre 400 studenti nel 2020. Secondo lo spirito dell’Articolo 1 dello Statuto della Fondazione ITS che afferma che “Le finalità della Fondazione si esplicano nell’ambito regionale e nazionale, anche con riferimento ad iniziative dell’Unione Europea” si è attivato un parallelo ampliamento delle attività svolte con il progetto Erasmus+ e della consapevolezza sui suoi obiettivi, mentre la strategia di internazionalizzazione degli ITS continua a restare strettamente collegata agli assets socio-economici regionali che per il Veneto si basa su quattro linee guida:
- Internazionalizzazione
- Ricerca
- Innovazione
- Formazione
La collaborazione in Europa è via via cresciuta negli anni abbracciando all’inizio sicuramente quei paesi che, come l’Italia, hanno una tradizione di imprese in area meccatronica come Germania e Austria per poi ampliarsi a Paesi come Polonia e Slovacchia, Spagna e Malta, permettendo così – grazie anche alla posizione geografica dell’Italia – la creazione di una fitta rete di contatti tra nord e sud dell’Europa.
La partecipazione della Fondazione ITS Meccatronico al programma Erasmus+ intende portare il personale della Fondazione, i docenti e gli studenti ad una maggiore attenzione verso la “cittadinanza” europea nel senso più completo del termine: culturale, economica e sociale.
I numeri della mobilità Erasmus ITS Meccatronico Veneto
- 70 studenti
- oltre 50 membri dello staff
- 15 Paesi coinvolti
- oltre 50 i partner europei, enti e aziende, con i quali si organizzano gli scambi
Continuerà quindi l’attività di conoscenza e sensibilizzazione affiancate da alcune misure di supporto, nello specifico:
- il sostegno con propri mezzi finanziari alla mobilità degli studenti (integrando i grants del progetto Erasmus quasi del 50%)
- e la scelta di mete differenziate per caratteristiche organizzative e formative per i viaggi studio dello staff e dei docenti.
Le mete sinora toccate per la mobilità di personale sono state Inghilterra, Svezia, Austria, Portogallo, nell’ottica di approfondire la conoscenza di sistemi formativi di HVET (Higher Vocational Education and Training) anche molto diversi tra loro.
SCOPRI DI PIÙ SULLA MOBILITÀ ERASMUS + DEL NOSTRO ITS
Il futuro: gli ambiti di azione 2021-2027
Per quanto riguarda l’attività di “learning mobility” (KA1) l’ITS Meccatronico Veneto continuerà a lavorare per raggiungere in modo più completo i contenuti dell’Erasmus Policy Statement, con particolare riferimento alle funzioni di trasferimento tecnologico (Industry 4.0), di consolidamento delle relazioni internazionali con aziende, centri di ricerca ed enti formativi di pari livello EQF (il V), scambi di metodi e buone pratiche nell’ambito del ciclo breve della HVET.
“La rete di contatti a livello comunitario creata in questi anni – conclude Cristina Toniolo – ha permesso non solo una migliore organizzazione delle mobilità, ma anche un positivo confronto e dialogo tra enti di formazione e di ricerca dei Paesi europei per una maggiore condivisione di moduli di lavoro e scambi di “learning outcomes”. Per questo motivo nella nuova richiesta di ECHE è stato indicato come ambito di azione anche la voce “Partnerships for Cooperation and exchanges of practices” (KA2) – Cooperation among organisations and institutions, nella quale si intende operare entrando come partner in progetti comunitari che affrontino questo tema di lavoro, con particolare riferimento all’European Education Area”.
L’esperienza di questi anni ci ha portato a vedere i tanti riscontri positivi della mobilità internazionale. Per lo staff gli study tour rappresentano un momento di confronto e di arricchimento personale e professionale impagabile; per i ragazzi Erasmus+ è un’esperienza di forte crescita sul piano personale che favorisce la loro occupabilità post diploma e consente di trasferire quanto appreso all’estero nella realtà produttiva con la quale il diplomato si andrà poi a confrontare in Italia.
Erasmus significa uscire dalla zona di comfort; per un ragazzo vuol dire essere lontano dalla famiglia, dagli amici, dalla routine quotidiana, arrangiarsi a cercare una stanza e imparare a condividerla con un collega straniero con abitudini di vita diverse. Ecco, tutto ciò contribuisce a sviluppare una maturità e un adattamento migliori. Per un’azienda poter avere in organico una persona che ha avuto un’esperienza internazionale è un valore in quanto saprà misurarsi con un territorio più ampio, sarà, per lui o per lei, normale interagire con persone, colleghi a migliaia di km in una dimensione internazionale. E i ragazzi colgono che questo servirà servirà per il loro lavoro. Non ultimo il beneficio è anche per tutta l’organizzazione perchè ci si interfaccia con una persona che non ha schemi rigidi e che è aperta al confronto. È quindi un vantaggio reciproco.